Presso il Dipartimento Filosofia Comunicazione Spettacolo sono presenti diverse linee di ricerca che interagiscono ampiamente con l’articolazione delle attività didattiche: Filosofia, Scienze della comunicazione, Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, Storia, Letteratura, Linguistica, Psicologia e Antropologia. Le diverse linee di ricerca compresenti all’interno del Dipartimento incrementano numerose iniziative di collaborazione, come peraltro testimonia la mutuazione di insegnamenti da un CdS all’altro e le iniziative seminariali e didattiche svolte in collaborazione tra docenti.
Ambito filosofico
Nell’ambito filosofico sono molteplici le prospettive di indagine e i temi di ricerca sviluppati in profondo ascolto delle tendenze del dibattito filosofico internazionale.
Sul versante storico-filosofico, gli interessi di ricerca dei docenti dell’area spaziano dall’antichità alla contemporaneità. Per quel che concerne il pensiero antico e medievale, è riservata attenzione sia a temi logico-metafisici sia a temi etici, estetici e antropologici, con particolare riferimento per le tradizioni platonica e aristotelica, per Anselmo d’Aosta e Tommaso d’Aquino. In ambito moderno centrale è lo studio del pensiero filosofico del Seicento e del Settecento – da Descartes a Hobbes, da Spinoza a Rousseau, da Helvétius a Hume, da Leibniz a Kant. I temi affrontati sono di natura metafisica (il rapporto parti-tutto, la sostanza), antropologica (la corporeità, l’affettività, il desiderio di riconoscimento), etica (l’amicizia, l’esemplarità, i costumi, il nesso passioni virtù) e teologico-politica (eresia, religione universale). Allo stesso modo numerose sono le linee di ricerca sulla filosofia dell’Ottocento da Hegel a Nietzsche. Per quel che riguarda invece la filosofia del Novecento numerose sono le intersezioni considerate: tra filosofia e psicoanalisi, tra filosofia e letteratura, tra estetica e ecologia, tra filosofia della mente e neurofisiologia. Oggetto di particolare interesse è inoltre lo studio della fenomenologia husserliana così come delle filosofie dell’abitudine attraverso l’analisi di singoli autori o ricostruzioni di ampio respiro tra storia della filosofia, storia della psicologia e neuroscienze.
La filosofia della fisica, in particolare lo spazio-tempo e la meccanica quantistica così come il dibattito sul realismo scientifico e il rapporto fra metafisica e scienza, sia a un livello metodologico generale che in relazione alle specifiche conseguenze filosofiche della fisica contemporanea sono oggetto di studio e di ricerca del gruppo di filosofia della scienza. Al centro degli interessi di ricerca in estetica si colloca l’estetica classica tedesca da Kant a Hegel, l’estetica italiana da Vico a Croce, la filosofia della musica e delle emozioni, la filosofia francese contemporanea, l’estetica del cinema e la filosofia analitica dell’arte. Filosofia teoretica, Filosofia morale e Filosofia politica presentano interessi distinti e articolati, tra i quali il pragmatismo e la filosofia della mente da una parte, e, dall’altra il neocriticismo tedesco, il messianismo e le diverse teorie politico-morali relative ai processi di configurazione e governo della vita – dalla biopolitica alla tanatopolitica e necropolitica – con una significativa opzione metodologica per gli studi di genere.
Ambito delle scienze della comunicazione
Nell’ambito delle scienze della comunicazione si rintracciano numerose linee di ricerca tra loro in continuo dialogo.
Il gruppo di ricerca di Filosofia del linguaggio e scienze cognitive si occupa di indagare la natura, il funzionamento e l’origine del linguaggio. Nello specifico, tale gruppo conduce studi teorici e sperimentali (nell’ambito delle attività del laboratorio Cosmic Lab) sugli aspetti pragmatici della comunicazione umana analizzati in riferimento ai seguenti nuclei tematici: dimensione narrativa del linguaggio; patologie del linguaggio e della comunicazione; fondamenti evoluzionistici della comunicazione umana. Per quel che concerne le ricerche nell’ambito della filosofia della mente, esse si concentrano sull’intersezione fra filosofia della scienza, filosofia della psicologia e filosofia della scienza cognitiva nella convinzione che la filosofia può interagire produttivamente con la scienza cognitiva in almeno due modi. Da un lato la scienza cognitiva – oltre a porre i tradizionali problemi con cui, da sempre, sono alle prese i filosofi della scienza (spiegazione, riduzione ecc.) – include come elemento costitutivo una riflessione filosofica volta a delineare il quadro di riferimento teorico entro cui possa prendere corpo una scienza delle basi fisiche della mente. Dall’altro lato alcuni risultati della scienza cognitiva possono essere utilizzati per porre vincoli sulle analisi concettuali sviluppate dai filosofi della mente.
Ulteriore ambito di ricerca è costituito dalla Filosofia della tecnologia che indaga la storia e la filosofia dell’intelligenza artificiale con particolare riguardo al processo algoritmico di supporto alla presa di decisione. La ricerca analizza le conseguenze epistemologiche, sociali e politiche dell’organizzazione del sapere in forma digitale (datificazione). L’obiettivo è la costruzione di una Filosofia della tecnologia che si interroghi sull’esito politico di una eventuale resa incondizionata alla ragione algoritmica e suggerisca un’etica sociale dell’intelligenza artificiale. Al centro degli interessi di ricerca in Filosofia morale si collocano invece gli studi sul naturalismo filosofico, la teoria dell’azione, la neuro-etica, gli studi sul libero arbitrio e la responsabilità. Vengono inoltre condotti studi sul genere: dalla Filosofia politica alle diverse discipline sociologiche, il genere è utilizzato sia come approccio metodologico sia per l’individuazione di processi rilevanti nel contemporaneo. Questa linea di ricerca è ulteriormente sviluppata nel Master in “Studi e politiche di genere”. Alcune delle questioni più dibattute nell’estetica contemporanea – dalla fine dell’arte alla dissoluzione della bellezza – sono al centro delle ricerche in Estetica e Filosofia dell’arte.
Sul versante della Psicologia cognitiva e sociale si conducono ricerche su aspetti cognitivi, emotivi ed espressivi dell’influenza sociale e della persuasione con particolare riferimento alla comunicazione politica dal punto di vista della fonte e dell’effetto sull’audience; sulla comunicazione multimodale e il signal processing, affective and persuasive technologies, sulla comunicazione etica/prosociale, aggressiva/discriminatoria nei nuovi media; sulla musica, i suoi rapporti con le emozioni e le decisioni, e la comunicazione nella performance musicale.
In ambito letterario particolare attenzione è dedicata all’immaginario letterario e visivo contemporaneo, in una prospettiva metodologica fortemente ancorata ai visual studies. Vengono, inoltre, condotte ricerche sulle possibili intersezioni fra parola e immagine, sull’eco delle maggiori crisi storiche del Novecento nella cultura letteraria e artistica e ricerche sulla letteratura italiana del cosiddetto “iper-contemporaneo”.
In ambito linguistico sono molteplici le prospettive di indagine: dalle ricerche sull’analisi interlinguistica e intertestuale del lessico, della formazione delle parole e della loro distribuzione semantica agli studi della retorica e delle marche spazio-cognitive presenti in corpora e in campioni – quantitativamente rappresentativi e qualitativamente motivati – dei linguaggi settoriali e agli studi della comparazione fra i modelli mirati allo sviluppo delle competenze linguistiche secondarie on line. Oltre a ciò vengono portate avanti ricerche sui temi della sintassi e della comparazione tipologica tra le lingue, così come delle ricerche tra interfaccia sintassi-pragmatica e tra interfaccia sintassi-lessico-semantica.
In ambito storico si distinguono progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’Europa orientale, della Russia e dell’Eurasia (in particolare Albania, Russia, Ucraina), nella storia politica e culturale (caratteri del sistema politico italiano dall’Unità al fascismo, secondo dopoguerra, cattolici e Costituente, nazionalismo), nella storia dei movimenti transnazionali, delle culture terzomondiste e dei diritti umani, nella storia religiosa e nella storia dei partiti e dei movimenti politici italiani ed europei.
Ambito delle Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
Nell’ambito delle Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo si profilano numerose prospettive di ricerca che riguardano il cinema e i media audiovisivi, le forme dello spettacolo dal vivo – anche in chiave antropologica – la riflessione sociologica, la musica colta e le espressioni artistiche e letterarie.
Per quanto riguarda il cinema e i media audiovisivi è possibile individuare due principali tendenze di ricerca, che rispondono anche alle prospettive internazionali di maggiore interesse: una storico-culturalista, e una di traiettoria estetico-teorica. Il cinema, la televisione, il video, la fotografia, il web e la radio vengono studiati secondo l’estetica e la teoria delle forme, la storia e la storiografia, l’analisi del testo, le prospettive femministe e di gender, quelle culturaliste, postcoloniali e cognitiviste; si studiano infine la teoria dei media e la cultura visuale.
Anche le forme dello spettacolo dal vivo vedono un approccio a dominante storica e culturale, che si concentra su alcune emergenze nazionali e internazionali sia nelle pratiche della performance, che della regia e delle esperienze di teatro popolare, anche in prospettiva antropologica.
Le discipline sociologiche indagano i processi culturali in relazione alle arti visive e performative, alla pubblicità e alla serialità audiovisiva oltre che alla comunicazione pubblica. Nuclei forti sono la comunicazione politica nel contesto italiano ed europeo e le questioni di gender. Infine, gli studi sulla memoria vengono affrontati in relazione al contesto internazionale dei Memory Studies.
Lo studio della musica colta si sviluppa in chiave storica, filologica ed estetico-teorica. Nucleo forte è lo studio del melodramma italiano e europeo. La ricerca nell’ambito delle discipline artistiche si concentra in particolare sull’arte italiana dal secondo Novecento. Infine, la ricerca letteraria si muove nell’ambito della produzione francese, soprattutto la letteratura del primo Novecento.
In ambito storico la ricerca verte principalmente sulla storia dei movimenti transnazionali, delle culture terzomondiste e dei diritti umani negli anni Settanta del Novecento, con particolare riferimento alle relazioni tra Europa e America Latina. Proseguono anche attività di ricerca sulla storia politica e culturale del secondo dopoguerra italiano e sulle declinazioni del fenomeno nazionalista.