Conoscenza approfondita della storia dell’arte nel dopoguerra, con particolare attenzione alle vicende artistiche italiane.
scheda docente
materiale didattico
La pubblicazione del libro Autoritratto ha segnato il punto più alto e conclusivo della attività professionale da critica d’arte di Carla Lonzi. A 55 anni dalla sua prima uscita e in occasione della ripubblicazione nel quadro di una estesa riedizione degli scritti della critica d’arte e femminista, il corso propone una lettura aggiornata e approfondita di un testo capitale della critica d’arte italiana del XX secolo.
Il libro è il risultato del montaggio di una serie di conversazioni che vede riuniti in un immaginario “convivio” una critica d’arte di eccezionale intelligenza e alcuni fra i maggiori artisti operanti in Italia negli anni Sessanta: Carla Accardi, Getulio Alviani, Enrico Castellani, Pietro Consagra, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mario Nigro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, Giulio Turcato; a completare il gruppo Cy Twombly, che alle domande (scritte) di Lonzi non aveva mai risposto.
Le conversazioni erano state registrate nel corso degli anni precedenti, alcune destinate dall’inizio alla pubblicazione su rivista o su catalogo di mostra, altre rimaste inedite, altre ancora colte in un ambito di amicizia e condivisione di idee. Il carattere informale delle conversazioni fa sì che nel libro si parli di tutto, che gli artisti siano interrogati più spesso sul piano personale che non su quello professionale, come appare evidente anche dal corredo illustrativo, composto in gran parte di fotografie provenienti dagli album familiari.
_ C. Lonzi, Autoritratto, in una qualsiasi edizione: De Donato, Bari 1969; et al. edizioni, Milano 2010; Abscondita, Milano 2017; La Tartaruga, Milano 2024. Del libro esistono le traduzioni francese (Autoportrait, JRP | Ringier, Paris 2012), inglese (Self-portrait, Divided Publishing, Bruxelles 2021) e tedesca (Selbstbildnis, Gachnang & Springer, Bern 2000).
Studi:
_ L. Conte, “La critica è potere”. Percorsi e momenti della critica negli anni Sessanta, in L. Conte, V. Fiorino (a cura di), La duplice radicalità: Carla Lonzi dalla critica militante al femminismo di Rivolta, ETS, Pisa 2011, pp. 87-109.
_ L. Iamurri, Intorno a Autoritratto: fonti, ipotesi, riflessioni, ivi, pp. 67-86.
_ L. Iamurri, Un margine che sfugge. Carla Lonzi e l’arte in Italia, 1955-1970, Quodlibet, Macerata 2016.
_ T. Kittler, Reimaging the Family Album: Carla Lonzi’s Autoritratto, in F. Ventrella, G. Zapperi (eds), Feminism and Art in Postwar Italy. The Legacy of Carla Lonzi, Bloomsbury, London 2020, pp. 181-208.
Poiché per l’esame è richiesto un approfondimento scritto, eventuale ulteriore bibliografia sarà indicata caso per caso in relazione all’argomento della tesina.
Programma
Leggere Autoritratto di Carla LonziLa pubblicazione del libro Autoritratto ha segnato il punto più alto e conclusivo della attività professionale da critica d’arte di Carla Lonzi. A 55 anni dalla sua prima uscita e in occasione della ripubblicazione nel quadro di una estesa riedizione degli scritti della critica d’arte e femminista, il corso propone una lettura aggiornata e approfondita di un testo capitale della critica d’arte italiana del XX secolo.
Il libro è il risultato del montaggio di una serie di conversazioni che vede riuniti in un immaginario “convivio” una critica d’arte di eccezionale intelligenza e alcuni fra i maggiori artisti operanti in Italia negli anni Sessanta: Carla Accardi, Getulio Alviani, Enrico Castellani, Pietro Consagra, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mario Nigro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, Giulio Turcato; a completare il gruppo Cy Twombly, che alle domande (scritte) di Lonzi non aveva mai risposto.
Le conversazioni erano state registrate nel corso degli anni precedenti, alcune destinate dall’inizio alla pubblicazione su rivista o su catalogo di mostra, altre rimaste inedite, altre ancora colte in un ambito di amicizia e condivisione di idee. Il carattere informale delle conversazioni fa sì che nel libro si parli di tutto, che gli artisti siano interrogati più spesso sul piano personale che non su quello professionale, come appare evidente anche dal corredo illustrativo, composto in gran parte di fotografie provenienti dagli album familiari.
Testi Adottati
Fonte:_ C. Lonzi, Autoritratto, in una qualsiasi edizione: De Donato, Bari 1969; et al. edizioni, Milano 2010; Abscondita, Milano 2017; La Tartaruga, Milano 2024. Del libro esistono le traduzioni francese (Autoportrait, JRP | Ringier, Paris 2012), inglese (Self-portrait, Divided Publishing, Bruxelles 2021) e tedesca (Selbstbildnis, Gachnang & Springer, Bern 2000).
Studi:
_ L. Conte, “La critica è potere”. Percorsi e momenti della critica negli anni Sessanta, in L. Conte, V. Fiorino (a cura di), La duplice radicalità: Carla Lonzi dalla critica militante al femminismo di Rivolta, ETS, Pisa 2011, pp. 87-109.
_ L. Iamurri, Intorno a Autoritratto: fonti, ipotesi, riflessioni, ivi, pp. 67-86.
_ L. Iamurri, Un margine che sfugge. Carla Lonzi e l’arte in Italia, 1955-1970, Quodlibet, Macerata 2016.
_ T. Kittler, Reimaging the Family Album: Carla Lonzi’s Autoritratto, in F. Ventrella, G. Zapperi (eds), Feminism and Art in Postwar Italy. The Legacy of Carla Lonzi, Bloomsbury, London 2020, pp. 181-208.
Poiché per l’esame è richiesto un approfondimento scritto, eventuale ulteriore bibliografia sarà indicata caso per caso in relazione all’argomento della tesina.
Modalità Valutazione
La valutazione avverrà sulla base di un elaborato scritto su un argomento concordato con la docente. La tesina non dovrà superare i 20mila caratteri, spazi e note inclusi, bibliografia e didascalie delle immagini escluse). La consegna deve avvenire 15 giorni prima della data dell’appello d’esame prescelto. Nella valutazione dell'esame la determinazione del voto finale terrà conto di alcuni elementi, come ad esempio: il livello e la qualità della conoscenza degli argomenti; la capacità di analizzare il tema assegnato in modo critico; la logica delle argomentazioni a sostegno di una tesi; la capacità di applicare teorie e concetti ai contesti; l’utilizzo di un lessico appropriato alla Storia dell’arte contemporanea.