Il corso di Storia della filosofia è un corso base del CdS in Filosofia e si prefigge i seguenti obiettivi formativi:
1. sviluppare la conoscenza dei più importanti concetti e autori della filosofia moderna e contemporanea (Leibniz, Kant, Husserl);
2. promuovere la comprensione dei contesti storico-culturali in cui tali concetti si sono formati;
3. sviluppare la capacità di applicare i metodi di analisi e le conoscenze storico-filosofici nei lavori di ricerca preliminari allo svolgimento della prova finale;
4. favorire capacità di apprendimento e autonomia di giudizio.
Al termine del percorso gli studenti devono essere in grado di raccogliere, interpretare e riflettere sulle diversità o analogie delle problematiche e dei filosofi affrontati durante il corso dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di avere capacità critica e autocritica nei confronti dei testi discussi in aula. In particolare, gli studenti devono acquisire:
- capacità di interpretare i segni e i significati della comunicazione didattica docente/studente e studente/studente;
- capacità di analizzare un problema filosofico da più punti di vista;
- capacità di rilevare contraddizioni in una argomentazione filosofica;
- capacità di controllare la rilevanza e il significato degli elementi caratteristici delle esposizioni concettuali;
- capacità di trarre conclusioni in base a una pluralità di osservazioni e inferenze. Tali abilità si promuovono durante i lavori seminariali attraverso la scrittura di testi e il dibattito collegiale. L’attività seminariale di scrittura e discussione in aula è volta anche all’acquisizione di abilità linguistico-comunicative.
1. sviluppare la conoscenza dei più importanti concetti e autori della filosofia moderna e contemporanea (Leibniz, Kant, Husserl);
2. promuovere la comprensione dei contesti storico-culturali in cui tali concetti si sono formati;
3. sviluppare la capacità di applicare i metodi di analisi e le conoscenze storico-filosofici nei lavori di ricerca preliminari allo svolgimento della prova finale;
4. favorire capacità di apprendimento e autonomia di giudizio.
Al termine del percorso gli studenti devono essere in grado di raccogliere, interpretare e riflettere sulle diversità o analogie delle problematiche e dei filosofi affrontati durante il corso dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di avere capacità critica e autocritica nei confronti dei testi discussi in aula. In particolare, gli studenti devono acquisire:
- capacità di interpretare i segni e i significati della comunicazione didattica docente/studente e studente/studente;
- capacità di analizzare un problema filosofico da più punti di vista;
- capacità di rilevare contraddizioni in una argomentazione filosofica;
- capacità di controllare la rilevanza e il significato degli elementi caratteristici delle esposizioni concettuali;
- capacità di trarre conclusioni in base a una pluralità di osservazioni e inferenze. Tali abilità si promuovono durante i lavori seminariali attraverso la scrittura di testi e il dibattito collegiale. L’attività seminariale di scrittura e discussione in aula è volta anche all’acquisizione di abilità linguistico-comunicative.
Curriculum
scheda docente
materiale didattico
Modulo A.
La prima parte del corso sarà dedicata a fornire i principali strumenti terminologici e semantici utili per indagare la galassia delle filosofie dell’abitudine, attraverso la ricostruzione di momenti topici del pensiero occidentale da Aristotele fino alle attuali scienze cognitive.
Modulo B.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi della filosofia pragmatista degli abiti e dei costumi, attraverso il commento di testi di Peirce, W. James, J. Dewey.
1. Marco Piazza, Creature dell'abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018 (234 pp.)
MODULO B:
2. Ch. S. Peirce, Il fissarsi della credenza, in Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, Novara, Utet, 2013 (edizione digitale) (circa 20 pp.)
3. W. James, Le leggi dell'abitudine, a cura di D. Vincenti, Milano, Mimesis, 2019 (74 pp.)
4. J. Dewey, Natura umana e condotta, a cura di G. Baggio, M. Piazza, C. Silva, Milano, Raffaello Cortina, 2025 (uscita prevista: 5 ottobre 2025).
Mutuazione: 20710014 STORIA DELLA FILOSOFIA in Filosofia L-5 R PIAZZA MARCO
Programma
Il corso intende introdurre alla riflessione filosofica, insieme storica e teorica, sul concetto di abitudine, nelle sue varie declinazioni – come abiti individuali e collettivi, come abiti etici, come abiti corporei e mentali ecc. – e in una prospettiva interdisciplinare.Modulo A.
La prima parte del corso sarà dedicata a fornire i principali strumenti terminologici e semantici utili per indagare la galassia delle filosofie dell’abitudine, attraverso la ricostruzione di momenti topici del pensiero occidentale da Aristotele fino alle attuali scienze cognitive.
Modulo B.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi della filosofia pragmatista degli abiti e dei costumi, attraverso il commento di testi di Peirce, W. James, J. Dewey.
Testi Adottati
MODULO A:1. Marco Piazza, Creature dell'abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018 (234 pp.)
MODULO B:
2. Ch. S. Peirce, Il fissarsi della credenza, in Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, Novara, Utet, 2013 (edizione digitale) (circa 20 pp.)
3. W. James, Le leggi dell'abitudine, a cura di D. Vincenti, Milano, Mimesis, 2019 (74 pp.)
4. J. Dewey, Natura umana e condotta, a cura di G. Baggio, M. Piazza, C. Silva, Milano, Raffaello Cortina, 2025 (uscita prevista: 5 ottobre 2025).
Modalità Frequenza
La frequenza non è obbligatoria.Modalità Valutazione
La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una prova orale. È richiesta la preparazione di un elaborato scritto di 2.500 parole da discutere in sede d’esame che verta su uno o più testi tra i testi adottati e che si avvalga della relativa bibliografia di riferimento per approfondimenti. L'elaborato va fatto pervenire al docente almeno 15 gg. prima della prova orale (esame). Per gli studenti Erasmus: il test orale può essere sostenuto anche in lingua inglese, francese o portoghese.
scheda docente
materiale didattico
Modulo A.
La prima parte del corso sarà dedicata a fornire i principali strumenti terminologici e semantici utili per indagare la galassia delle filosofie dell’abitudine, attraverso la ricostruzione di momenti topici del pensiero occidentale da Aristotele fino alle attuali scienze cognitive.
Modulo B.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi della filosofia pragmatista degli abiti e dei costumi, attraverso il commento di testi di Peirce, W. James, J. Dewey.
1. Marco Piazza, Creature dell'abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018 (234 pp.)
MODULO B:
2. Ch. S. Peirce, Il fissarsi della credenza, in Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, Novara, Utet, 2013 (edizione digitale) (circa 20 pp.)
3. W. James, Le leggi dell'abitudine, a cura di D. Vincenti, Milano, Mimesis, 2019 (74 pp.)
4. J. Dewey, Natura umana e condotta, a cura di G. Baggio, M. Piazza, C. Silva, Milano, Raffaello Cortina, 2025 (uscita prevista: 5 ottobre 2025).
Mutuazione: 20710014 STORIA DELLA FILOSOFIA in Filosofia L-5 R PIAZZA MARCO
Programma
Il corso intende introdurre alla riflessione filosofica, insieme storica e teorica, sul concetto di abitudine, nelle sue varie declinazioni – come abiti individuali e collettivi, come abiti etici, come abiti corporei e mentali ecc. – e in una prospettiva interdisciplinare.Modulo A.
La prima parte del corso sarà dedicata a fornire i principali strumenti terminologici e semantici utili per indagare la galassia delle filosofie dell’abitudine, attraverso la ricostruzione di momenti topici del pensiero occidentale da Aristotele fino alle attuali scienze cognitive.
Modulo B.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi della filosofia pragmatista degli abiti e dei costumi, attraverso il commento di testi di Peirce, W. James, J. Dewey.
Testi Adottati
MODULO A:1. Marco Piazza, Creature dell'abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018 (234 pp.)
MODULO B:
2. Ch. S. Peirce, Il fissarsi della credenza, in Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, Novara, Utet, 2013 (edizione digitale) (circa 20 pp.)
3. W. James, Le leggi dell'abitudine, a cura di D. Vincenti, Milano, Mimesis, 2019 (74 pp.)
4. J. Dewey, Natura umana e condotta, a cura di G. Baggio, M. Piazza, C. Silva, Milano, Raffaello Cortina, 2025 (uscita prevista: 5 ottobre 2025).
Modalità Frequenza
La frequenza non è obbligatoria.Modalità Valutazione
La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una prova orale. È richiesta la preparazione di un elaborato scritto di 2.500 parole da discutere in sede d’esame che verta su uno o più testi tra i testi adottati e che si avvalga della relativa bibliografia di riferimento per approfondimenti. L'elaborato va fatto pervenire al docente almeno 15 gg. prima della prova orale (esame). Per gli studenti Erasmus: il test orale può essere sostenuto anche in lingua inglese, francese o portoghese.
scheda docente
materiale didattico
Modulo A.
La prima parte del corso sarà dedicata a fornire i principali strumenti terminologici e semantici utili per indagare la galassia delle filosofie dell’abitudine, attraverso la ricostruzione di momenti topici del pensiero occidentale da Aristotele fino alle attuali scienze cognitive.
Modulo B.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi della filosofia pragmatista degli abiti e dei costumi, attraverso il commento di testi di Peirce, W. James, J. Dewey.
1. Marco Piazza, Creature dell'abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018 (234 pp.)
MODULO B:
2. Ch. S. Peirce, Il fissarsi della credenza, in Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, Novara, Utet, 2013 (edizione digitale) (circa 20 pp.)
3. W. James, Le leggi dell'abitudine, a cura di D. Vincenti, Milano, Mimesis, 2019 (74 pp.)
4. J. Dewey, Natura umana e condotta, a cura di G. Baggio, M. Piazza, C. Silva, Milano, Raffaello Cortina, 2025 (uscita prevista: 5 ottobre 2025).
Mutuazione: 20710014 STORIA DELLA FILOSOFIA in Filosofia L-5 R PIAZZA MARCO
Programma
Il corso intende introdurre alla riflessione filosofica, insieme storica e teorica, sul concetto di abitudine, nelle sue varie declinazioni – come abiti individuali e collettivi, come abiti etici, come abiti corporei e mentali ecc. – e in una prospettiva interdisciplinare.Modulo A.
La prima parte del corso sarà dedicata a fornire i principali strumenti terminologici e semantici utili per indagare la galassia delle filosofie dell’abitudine, attraverso la ricostruzione di momenti topici del pensiero occidentale da Aristotele fino alle attuali scienze cognitive.
Modulo B.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi della filosofia pragmatista degli abiti e dei costumi, attraverso il commento di testi di Peirce, W. James, J. Dewey.
Testi Adottati
MODULO A:1. Marco Piazza, Creature dell'abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018 (234 pp.)
MODULO B:
2. Ch. S. Peirce, Il fissarsi della credenza, in Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, Novara, Utet, 2013 (edizione digitale) (circa 20 pp.)
3. W. James, Le leggi dell'abitudine, a cura di D. Vincenti, Milano, Mimesis, 2019 (74 pp.)
4. J. Dewey, Natura umana e condotta, a cura di G. Baggio, M. Piazza, C. Silva, Milano, Raffaello Cortina, 2025 (uscita prevista: 5 ottobre 2025).
Modalità Frequenza
La frequenza non è obbligatoria.Modalità Valutazione
La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una prova orale. È richiesta la preparazione di un elaborato scritto di 2.500 parole da discutere in sede d’esame che verta su uno o più testi tra i testi adottati e che si avvalga della relativa bibliografia di riferimento per approfondimenti. L'elaborato va fatto pervenire al docente almeno 15 gg. prima della prova orale (esame). Per gli studenti Erasmus: il test orale può essere sostenuto anche in lingua inglese, francese o portoghese.