Il corso porta lo studente a conoscenza dei principali passaggi storici e culturali nel restauro di manufatti artistici dal XV al XXI secolo, avviandolo verso una metodologica e strumenti critici necessari per lo studio delle fonti specifiche e per l’analisi delle soluzioni di restauro adottate in diverse epoche e contesti. Assieme alle lezioni, sopraluoghi e conferenze formano nello studente primarie competenze per l’interazione con le diverse figure professionali con cui lo storico dell’arte che si occupa di restauro e conservazione deve interagire.
scheda docente
materiale didattico
Il corso affronta in modo diacronico i lineamenti della storia del restauro dal XV al XXI secolo, con particolare riguardo al XVIII-XX secolo, attraverso l’analisi dei più significativi passaggi e delle personalità e istituzioni che hanno svolto un ruolo determinate. Le lezioni dedicate all’analisi degli attuali metodi e criteri di restauro saranno accompagnate da sopraluoghi in cantieri e laboratori di restauro e da conferenze tenute dalle diverse figure professionali coinvolte nel restauro e nella conservazione.
Le tematiche trattate saranno:
• Restauro, riuso e manutenzione nell’antichità
• Cultura del restauro e rapporto con l’antico tra XV e XVIII secolo
• Storia della cultura del contesto
• Restauro di dipinti e sculture nel XIX secolo
• Restauro dei monumenti nel XIX secolo
• La cultura dell’autenticità tra XIX e XXI secolo
• Concetti principali della Teoria del restauro di Brandi
• Impostazione critica delle proposte metodologiche di Giovanni Urbani
• Orietta Rossi Pinelli, Chirurgia della memoria: scultura antica e restauri storici, in Memoria dell’antico nell’arte italiana, a cura di salvatore Settis, tomo terzo: Dalla tradizione all’archeologia, Einaudi, Torino 1986, pp. 183-249.
• Cesare Brandi, Teoria del restauro, Einaudi 1977 o edizioni successive, capitoli 1-8.
• Alessandro Conti, Vicende e cultura del restauro, in Storia dell'arte italiana, parte terza: Situazioni momenti indagini, vol. 3: Conservazione, falso, restauro, a cura di Federico Zeri, Einaudi, Torino 1981, pp. 39-112.
Programma
Il corso affronta in modo diacronico i lineamenti della storia del restauro dal XV al XXI secolo, con particolare riguardo al XVIII-XX secolo, attraverso l’analisi dei più significativi passaggi e delle personalità e istituzioni che hanno svolto un ruolo determinate. Le lezioni dedicate all’analisi degli attuali metodi e criteri di restauro saranno accompagnate da sopraluoghi in cantieri e laboratori di restauro e da conferenze tenute dalle diverse figure professionali coinvolte nel restauro e nella conservazione.
Le tematiche trattate saranno:
• Restauro, riuso e manutenzione nell’antichità
• Cultura del restauro e rapporto con l’antico tra XV e XVIII secolo
• Storia della cultura del contesto
• Restauro di dipinti e sculture nel XIX secolo
• Restauro dei monumenti nel XIX secolo
• La cultura dell’autenticità tra XIX e XXI secolo
• Concetti principali della Teoria del restauro di Brandi
• Impostazione critica delle proposte metodologiche di Giovanni Urbani
Testi Adottati
• M. Ciatti, Appunti per un manuale di teoria e storia del restauro, Edifir, Ospedaletto 2009.• Orietta Rossi Pinelli, Chirurgia della memoria: scultura antica e restauri storici, in Memoria dell’antico nell’arte italiana, a cura di salvatore Settis, tomo terzo: Dalla tradizione all’archeologia, Einaudi, Torino 1986, pp. 183-249.
• Cesare Brandi, Teoria del restauro, Einaudi 1977 o edizioni successive, capitoli 1-8.
• Alessandro Conti, Vicende e cultura del restauro, in Storia dell'arte italiana, parte terza: Situazioni momenti indagini, vol. 3: Conservazione, falso, restauro, a cura di Federico Zeri, Einaudi, Torino 1981, pp. 39-112.
Modalità Frequenza
La frequenza è vivamente consigliata. Gli studenti non frequentanti dovranno integrare il programma come indicato nella sezione Testi.Modalità Valutazione
L'esame verterà sulla conoscenza delle slide illustrate nelle lezioni e dei materiali di approfondimento inseriti durante il periodo delle lezioni nella sezione ‘materiali didattici’ sul canale Teams del corso. A partire da una foto presente nelle slides di un'opera analizzata a lezione, la candidata/il candidato dovranno illustrare la storia conservativa dell'opera e la cultura del restauro dell'epoca. Lo studente dovrà dimostrare, attraverso colloquio orale, di aver studiato e compreso criticamente i temi trattati durante le lezioni, illustrati nelle slide e nella bibliografia indicata nel programma, di aver quindi acquisito conoscenze sulla storia del restauro relative all’arco cronologico indicato nel programma e di aver maturato un’impostazione metodologica necessaria ad orientarsi nello studio e nell’analisi della storia conservativa delle opere. Il colloquio verterà inoltre a verificare i risultati ottenuti rispetto alle abilità comunicative e all’autonomia di giudizio.