20710706 - LOGICS OF INFORMATION AND ACTION - LM

Viviamo in un network d’informazione e di scambio di opinioni ormai costante e ubiquo – una rete di atti epistemici che scambiamo con altri agenti e che hanno conseguenze su cosa finiamo per credere e decidere. Lavorare con l’informazione vuol dire sempre di più confrontarsi con i suoi effetti sociali, oggi più rapidi e percepibili in tempo reale. Più sono numerosi gli agenti coinvolti, però, e più le dinamiche innescate dal rilascio d’informazione sono complesse da comprendere e gestire concettualmente.

Il corso si propone di offrire un pacchetto di strumenti formali che aiutino in questa impresa.
In particolare, i suoi obiettivi formativi sono: (1) la comprensione dei problemi di ragionamento concreti che il rilascio dell’informazione può innescare; (2) la comprensione dei modelli che catturano gli effetti dinamici del rilascio d’informazione, e i problemi concettuali a essi legati; (3) i problemi legati alla rappresentazione del belief-merging e, in generale, ai rapporti fra nozioni epistemiche individuali e collettive; (4) le condizioni alle quali il consenso può essere raggiunto, e il suo ruolo, il rapporto fra determinate pratiche di rilascio d’informazione, connessione comunicativa all’interno di una società di agenti epistemici, e le strutture di comunicazione e di fiducia della società stessa.

Gli obiettivi (1) e (2) sono presupposti dagli obiettivi (3) e (4). Questi ultimi, a loro volta, ci forniscono una prospettiva sull’impatto sociale che pratiche di rilascio d’informazione hanno su una comunità di agenti che si scambiano informazioni e opinioni, e prendono decisioni in base a ciò che vengono a credere. Il corso adopererà soprattutto un pacchetto di strumenti fornito dalla logica epistemica, e in particolare la Dynamic Epistemic Logic, ma introdurrà anche nozioni e metodi della Judgement Aggregation e della cosiddetta Network Epistemology.

scheda docente | materiale didattico

Programma

Nel 2003, Nick Bostrom ha ipotizzato che noi potremmo a nostra insaputa vivere in una simulazione digitale. Venti annio dopo, i progressi nell'IA (Intelligenza Artificiale) hanno riacceso l'interesse per lo scenario teorico descritto da quell'ipotesi. I medesimi progressi hanno reso sempre più difficile distinguere un'architettura IA da un'intelligenza naturale (ovvero, non artificiale), almeno online. In questo corso, parleremo di tutte queste cose: IA, simulazioni, e come sia possibile, almeno in linea di principio, distinguerle dall'intelligenza umana e dalla realtà, rispettivamente. Vedremo che questa è una variante particolare di un problema che attraversa la storia delle civiltà umane, e che tale problema è rilevante in tutti gli scenari in cui possiamo immaginare una indistinguibilità sistematica fra due alternative mutuamente esclusive che sono però di fatto distinte l'una dall'altra.
Gli esempi classici chiamano in causa sogno e realtà, illusione e realtà, intelligenza naturale e intelligenza artificiale. Il corso si concentrerà su come questa indistinguibilità si connette all'informazione che abbiamo a nostra disposizione, e al fatto che l'indistinguibilità può pemanere anche se aumentiamo la nostra informazione. In particolare, discuteremo le implicazioni di questi scenari per la stabilità e la verità delle nostre credenze sulla distinzione fra simulazione (illusione, sogno) e realtà, da un lato, e quella fra intelligenza naturale e intelligenza artificiale, dall'altro. Il corso si terrà in lingua inglese.

Testi Adottati

Chalmers D. (2022) Reality+. Virtual Worlds and the Problems of Philosophy, Norton, New York.

Descartes R. (2005) Discourse on Method and The Meditations, Penguin, London. (Discourse on Method first published in French in 1637).


Bibliografia Di Riferimento

De Rose K. and Warfield T.A. (a cura di), Skepticism. A Contemporary Reader, Oxford University Press, Oxford, 1999 (Chapter 2, H. Putnam, Brains in a Vat; first appearing in 1981). Bostrom, N. (2003) “Are we living in a computer simulation?”, Philosophical Quarterly, 53: 243–255. Hossenfelder S., “The simulation hypothesis is pseudoscience”, http://backreaction.blogspot.com/2021/02/the-simulation-hypothesis-is.html Dick, Philip K. (2012) Do Androids Dream of Electric Sheep?, Wiedenfeld and Nicolson, London. (First published in 1968) Gibson, W. (2016) Neuromancer, Gollancz, London. (First published in 1984) Mitchell. D.M. (2015) Slade House, Sceptre, London (Part I, The Right Sort)

Modalità Frequenza

La frequenza non è obbligatoria

Modalità Valutazione

Dopo la fine del corso, verrà valutato un lavoro scritto presentato dallo studente. Saranno valutate la capacità di strutturare il lavoro, la capacità di presentare un punto principale e argomentare a suo favore, la pertinenza del lavoro rispetto agli argomenti trattati o accennati in classe.