Il corso intende offrire una panoramica delle principali teorie del cinema in relazione a epoche e questioni specifiche.
Curriculum
scheda docente
materiale didattico
Il corso analizza il pensiero teorico sul cinema e il film dalle origini ai nostri giorni anche attraverso l'analisi di film. Il programma affronta le teorie del periodo muto concentrandosi in particolare sul contesto francese e tedesco sino al saggio di Walter Benjamin L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica [1935-6]. A partire dalle riflessioni dei teorici degli anni ’20 e ’30 indagheremo poi gli sviluppi recenti della riflessione sul rapporto tra cinema e modernità.
2) I seguenti saggi (disponibili presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco, 11):
H. Münsterberg, da Film. Uno studio psicologico (1916) in Id., Film. Uno studio psicologico e altri scritti, a cura di D. Spinosa, Roma, Bulzoni, 2010, pp. 94-113.
A. Nardis, “Le correnti neoaristoteliche nel cinema americano nel periodo 1915-1940” in Imago, n. 22 (in corso di pubblicazione)
F. T. Marinetti, “Manifesto del Futurismo”, “L’uomo moltiplicato e il regno della macchina”, “Il teatro di varietà”; F.T. Marinetti e altri, “La cinematografia futurista,” in Marinetti e il futurismo, a cura di Luciano De Maria, Milano, Mondadori, 1973.
P. Bertetto, “La velocità del futurismo e il cinema” in L. Aversano, P. Bertetto, G. Celata, a cura di, Sounds for Silents. Il futurismo tra cinema e musica, Roma, Idea Officina Editoriale, 2019, pp. 3-51.
J. Epstein, “Ingrandimento” (1921) in G. Grignaffini, Sapere e teorie del cinema. Il periodo del muto, Bologna, Editrice Clueb, 1989, pp. 175-180; “Alcune condizioni della fotogenia” (1923) in «Cinema & Cinema», n. 64, maggio-agosto 1992, pp. 119-122.
G. Carluccio, « La naissance du Cinéma ou la naissance de l'amour du Cinéma: Forfaiture» in «Cinema & Cinema», cit., pp. 53-72.
B. Balázs, da L'uomo visibile (1924), a cura di L. Quaresima, Torino, Lindau, 2008 (estratto), pp. 111-4, 123-132, 155-199.
G. Simmel, Le metropoli e la vita dello spirito [1903], a cura di P. Jedlowsky, Roma, Armando Editore, 1995, rist, 2009 (estratto), pp. 35-57
S. Kracauer, “Culto del divertimento” (1926) in Id., La massa come ornamento, Napoli, Prismi, 1982, pp. 79-84.
F. Casetti, “La nascita del cinema e l’ambiente della metropoli,” in G. Alonge e F. Mazzocchi, a cura di, Ombre metropolitane, I quaderni del castello di Elsinore, Dams Torino, 2002, pp. 11-26.
G. Carluccio, “City Films. New York nel cinema americano degli anni Venti. Il caso di The Crowd” in G. Alonge e F. Mazzocchi, a cura di, Ombre metropolitane, cit., pp. 45-53.
S. Jacobs, A. Kinik, E. Hielscher (eds.), The City Symphony Phenomenon: Cinema, Art, and Urban Modernity between the Wars, New York, Routledge, 2019 (estratto), pp. 3-42.
T. Elsaesser, “La modernità, un tropo problematico” in V. Pravadelli, a cura di, Modernità nelle Americhe, Roma, RomaTre Press, 2016: scaricare il saggio da http://romatrepress.uniroma3.it/libro/modernita-nelle-americhe/
T. Gunning, “An Aesthetic of Astonishment: Early Film and the (In)credulous Spectator” in L. Braudy and M. Cohen, ed. by, Film Theory and Criticism, 7th ed., New York, Oxford UP, 2009, pp. 736-750.
V. Pravadelli, “La spettatrice in sala tra emancipazione, intrattenimento e piacere” in Le donne del cinema. Dive, registe, spettatrici, Roma, Laterza, 2014, pp. 4-43.
V. Pravadelli, “Comedy, Modernity and the Politics of Gender in Alice Guy-Blaché” in Uta Felten, Francisco Zurian, Giulia Colaizzi and Tanja Schwan (eds.), Coding Gender in Romance Cultures, Berlin, Peter Lang, 2020, pp. 13-22.
V. Pravadelli, “Dive al lavoro: working girls e donne forti nel cinema muto americano. Il caso di Clara Bow, ‘the It Girl’”, in Agalma n. 22, 2011 (scaricabile al)
http://www.agalmarivista.org/articoli-uscite/veronica-pravadelli-dive-al-lavoro-working-girls-e-donne-forti-nel-cinema-muto-americano-il-caso-di-clara-bow-the-it-girl/
3) Filmografia indicativa e parziale: selezione di film delle origini, selezione film di Alice Guy, C.B. De Mille, The Cheat (1915), C. Badger, It (1927), K. Vidor, The Crowd (1928), R. Siodmak e E. GUlmer, Menschen am Sonntag (1930), C. Sheeler e P. Strand, Manhatta (1930), C. D’errico, Stramilano (1929),
Mutuazione: 20709119-2 TEORIE DEL CINEMA E DEL FILM in Cinema, televisione e produzione multimediale LM-65 PRAVADELLI VERONICA
Programma
Le teorie del cinema e la questione della modernitàIl corso analizza il pensiero teorico sul cinema e il film dalle origini ai nostri giorni anche attraverso l'analisi di film. Il programma affronta le teorie del periodo muto concentrandosi in particolare sul contesto francese e tedesco sino al saggio di Walter Benjamin L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica [1935-6]. A partire dalle riflessioni dei teorici degli anni ’20 e ’30 indagheremo poi gli sviluppi recenti della riflessione sul rapporto tra cinema e modernità.
Testi Adottati
1) Walter Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica [1935-6], Torino, Einaudi, 1966 e succ. ed.2) I seguenti saggi (disponibili presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco, 11):
H. Münsterberg, da Film. Uno studio psicologico (1916) in Id., Film. Uno studio psicologico e altri scritti, a cura di D. Spinosa, Roma, Bulzoni, 2010, pp. 94-113.
A. Nardis, “Le correnti neoaristoteliche nel cinema americano nel periodo 1915-1940” in Imago, n. 22 (in corso di pubblicazione)
F. T. Marinetti, “Manifesto del Futurismo”, “L’uomo moltiplicato e il regno della macchina”, “Il teatro di varietà”; F.T. Marinetti e altri, “La cinematografia futurista,” in Marinetti e il futurismo, a cura di Luciano De Maria, Milano, Mondadori, 1973.
P. Bertetto, “La velocità del futurismo e il cinema” in L. Aversano, P. Bertetto, G. Celata, a cura di, Sounds for Silents. Il futurismo tra cinema e musica, Roma, Idea Officina Editoriale, 2019, pp. 3-51.
J. Epstein, “Ingrandimento” (1921) in G. Grignaffini, Sapere e teorie del cinema. Il periodo del muto, Bologna, Editrice Clueb, 1989, pp. 175-180; “Alcune condizioni della fotogenia” (1923) in «Cinema & Cinema», n. 64, maggio-agosto 1992, pp. 119-122.
G. Carluccio, « La naissance du Cinéma ou la naissance de l'amour du Cinéma: Forfaiture» in «Cinema & Cinema», cit., pp. 53-72.
B. Balázs, da L'uomo visibile (1924), a cura di L. Quaresima, Torino, Lindau, 2008 (estratto), pp. 111-4, 123-132, 155-199.
G. Simmel, Le metropoli e la vita dello spirito [1903], a cura di P. Jedlowsky, Roma, Armando Editore, 1995, rist, 2009 (estratto), pp. 35-57
S. Kracauer, “Culto del divertimento” (1926) in Id., La massa come ornamento, Napoli, Prismi, 1982, pp. 79-84.
F. Casetti, “La nascita del cinema e l’ambiente della metropoli,” in G. Alonge e F. Mazzocchi, a cura di, Ombre metropolitane, I quaderni del castello di Elsinore, Dams Torino, 2002, pp. 11-26.
G. Carluccio, “City Films. New York nel cinema americano degli anni Venti. Il caso di The Crowd” in G. Alonge e F. Mazzocchi, a cura di, Ombre metropolitane, cit., pp. 45-53.
S. Jacobs, A. Kinik, E. Hielscher (eds.), The City Symphony Phenomenon: Cinema, Art, and Urban Modernity between the Wars, New York, Routledge, 2019 (estratto), pp. 3-42.
T. Elsaesser, “La modernità, un tropo problematico” in V. Pravadelli, a cura di, Modernità nelle Americhe, Roma, RomaTre Press, 2016: scaricare il saggio da http://romatrepress.uniroma3.it/libro/modernita-nelle-americhe/
T. Gunning, “An Aesthetic of Astonishment: Early Film and the (In)credulous Spectator” in L. Braudy and M. Cohen, ed. by, Film Theory and Criticism, 7th ed., New York, Oxford UP, 2009, pp. 736-750.
V. Pravadelli, “La spettatrice in sala tra emancipazione, intrattenimento e piacere” in Le donne del cinema. Dive, registe, spettatrici, Roma, Laterza, 2014, pp. 4-43.
V. Pravadelli, “Comedy, Modernity and the Politics of Gender in Alice Guy-Blaché” in Uta Felten, Francisco Zurian, Giulia Colaizzi and Tanja Schwan (eds.), Coding Gender in Romance Cultures, Berlin, Peter Lang, 2020, pp. 13-22.
V. Pravadelli, “Dive al lavoro: working girls e donne forti nel cinema muto americano. Il caso di Clara Bow, ‘the It Girl’”, in Agalma n. 22, 2011 (scaricabile al)
http://www.agalmarivista.org/articoli-uscite/veronica-pravadelli-dive-al-lavoro-working-girls-e-donne-forti-nel-cinema-muto-americano-il-caso-di-clara-bow-the-it-girl/
3) Filmografia indicativa e parziale: selezione di film delle origini, selezione film di Alice Guy, C.B. De Mille, The Cheat (1915), C. Badger, It (1927), K. Vidor, The Crowd (1928), R. Siodmak e E. GUlmer, Menschen am Sonntag (1930), C. Sheeler e P. Strand, Manhatta (1930), C. D’errico, Stramilano (1929),
Modalità Erogazione
Lezioni frontali con powerpoint e video. Anche a distanza se previsto dall'ateneo e dal dipartimento.Modalità Valutazione
Prova orale per chi fa la prova in itinere del primo modulo. Prova scritta per chi non fa la prova in itinere.
scheda docente
materiale didattico
Il corso analizza il pensiero teorico sul cinema e il film dalle origini ai nostri giorni anche attraverso l'analisi di film. Il programma affronta le teorie del periodo muto concentrandosi in particolare sul contesto francese e tedesco sino al saggio di Walter Benjamin L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica [1935-6]. A partire dalle riflessioni dei teorici degli anni ’20 e ’30 indagheremo poi gli sviluppi recenti della riflessione sul rapporto tra cinema e modernità.
2) I seguenti saggi (disponibili presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco, 11):
H. Münsterberg, da Film. Uno studio psicologico (1916) in Id., Film. Uno studio psicologico e altri scritti, a cura di D. Spinosa, Roma, Bulzoni, 2010, pp. 94-113.
A. Nardis, “Le correnti neoaristoteliche nel cinema americano nel periodo 1915-1940” in Imago, n. 22 (in corso di pubblicazione)
F. T. Marinetti, “Manifesto del Futurismo”, “L’uomo moltiplicato e il regno della macchina”, “Il teatro di varietà”; F.T. Marinetti e altri, “La cinematografia futurista,” in Marinetti e il futurismo, a cura di Luciano De Maria, Milano, Mondadori, 1973.
P. Bertetto, “La velocità del futurismo e il cinema” in L. Aversano, P. Bertetto, G. Celata, a cura di, Sounds for Silents. Il futurismo tra cinema e musica, Roma, Idea Officina Editoriale, 2019, pp. 3-51.
J. Epstein, “Ingrandimento” (1921) in G. Grignaffini, Sapere e teorie del cinema. Il periodo del muto, Bologna, Editrice Clueb, 1989, pp. 175-180; “Alcune condizioni della fotogenia” (1923) in «Cinema & Cinema», n. 64, maggio-agosto 1992, pp. 119-122.
G. Carluccio, « La naissance du Cinéma ou la naissance de l'amour du Cinéma: Forfaiture» in «Cinema & Cinema», cit., pp. 53-72.
B. Balázs, da L'uomo visibile (1924), a cura di L. Quaresima, Torino, Lindau, 2008 (estratto), pp. 111-4, 123-132, 155-199.
G. Simmel, Le metropoli e la vita dello spirito [1903], a cura di P. Jedlowsky, Roma, Armando Editore, 1995, rist, 2009 (estratto), pp. 35-57
S. Kracauer, “Culto del divertimento” (1926) in Id., La massa come ornamento, Napoli, Prismi, 1982, pp. 79-84.
F. Casetti, “La nascita del cinema e l’ambiente della metropoli,” in G. Alonge e F. Mazzocchi, a cura di, Ombre metropolitane, I quaderni del castello di Elsinore, Dams Torino, 2002, pp. 11-26.
G. Carluccio, “City Films. New York nel cinema americano degli anni Venti. Il caso di The Crowd” in G. Alonge e F. Mazzocchi, a cura di, Ombre metropolitane, cit., pp. 45-53.
S. Jacobs, A. Kinik, E. Hielscher (eds.), The City Symphony Phenomenon: Cinema, Art, and Urban Modernity between the Wars, New York, Routledge, 2019 (estratto), pp. 3-42.
T. Elsaesser, “La modernità, un tropo problematico” in V. Pravadelli, a cura di, Modernità nelle Americhe, Roma, RomaTre Press, 2016: scaricare il saggio da http://romatrepress.uniroma3.it/libro/modernita-nelle-americhe/
T. Gunning, “An Aesthetic of Astonishment: Early Film and the (In)credulous Spectator” in L. Braudy and M. Cohen, ed. by, Film Theory and Criticism, 7th ed., New York, Oxford UP, 2009, pp. 736-750.
V. Pravadelli, “La spettatrice in sala tra emancipazione, intrattenimento e piacere” in Le donne del cinema. Dive, registe, spettatrici, Roma, Laterza, 2014, pp. 4-43.
V. Pravadelli, “Comedy, Modernity and the Politics of Gender in Alice Guy-Blaché” in Uta Felten, Francisco Zurian, Giulia Colaizzi and Tanja Schwan (eds.), Coding Gender in Romance Cultures, Berlin, Peter Lang, 2020, pp. 13-22.
V. Pravadelli, “Dive al lavoro: working girls e donne forti nel cinema muto americano. Il caso di Clara Bow, ‘the It Girl’”, in Agalma n. 22, 2011 (scaricabile al)
http://www.agalmarivista.org/articoli-uscite/veronica-pravadelli-dive-al-lavoro-working-girls-e-donne-forti-nel-cinema-muto-americano-il-caso-di-clara-bow-the-it-girl/
3) Filmografia indicativa e parziale: selezione di film delle origini, selezione film di Alice Guy, C.B. De Mille, The Cheat (1915), C. Badger, It (1927), K. Vidor, The Crowd (1928), R. Siodmak e E. GUlmer, Menschen am Sonntag (1930), C. Sheeler e P. Strand, Manhatta (1930), C. D’errico, Stramilano (1929),
Programma
Le teorie del cinema e la questione della modernitàIl corso analizza il pensiero teorico sul cinema e il film dalle origini ai nostri giorni anche attraverso l'analisi di film. Il programma affronta le teorie del periodo muto concentrandosi in particolare sul contesto francese e tedesco sino al saggio di Walter Benjamin L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica [1935-6]. A partire dalle riflessioni dei teorici degli anni ’20 e ’30 indagheremo poi gli sviluppi recenti della riflessione sul rapporto tra cinema e modernità.
Testi Adottati
1) Walter Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica [1935-6], Torino, Einaudi, 1966 e succ. ed.2) I seguenti saggi (disponibili presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco, 11):
H. Münsterberg, da Film. Uno studio psicologico (1916) in Id., Film. Uno studio psicologico e altri scritti, a cura di D. Spinosa, Roma, Bulzoni, 2010, pp. 94-113.
A. Nardis, “Le correnti neoaristoteliche nel cinema americano nel periodo 1915-1940” in Imago, n. 22 (in corso di pubblicazione)
F. T. Marinetti, “Manifesto del Futurismo”, “L’uomo moltiplicato e il regno della macchina”, “Il teatro di varietà”; F.T. Marinetti e altri, “La cinematografia futurista,” in Marinetti e il futurismo, a cura di Luciano De Maria, Milano, Mondadori, 1973.
P. Bertetto, “La velocità del futurismo e il cinema” in L. Aversano, P. Bertetto, G. Celata, a cura di, Sounds for Silents. Il futurismo tra cinema e musica, Roma, Idea Officina Editoriale, 2019, pp. 3-51.
J. Epstein, “Ingrandimento” (1921) in G. Grignaffini, Sapere e teorie del cinema. Il periodo del muto, Bologna, Editrice Clueb, 1989, pp. 175-180; “Alcune condizioni della fotogenia” (1923) in «Cinema & Cinema», n. 64, maggio-agosto 1992, pp. 119-122.
G. Carluccio, « La naissance du Cinéma ou la naissance de l'amour du Cinéma: Forfaiture» in «Cinema & Cinema», cit., pp. 53-72.
B. Balázs, da L'uomo visibile (1924), a cura di L. Quaresima, Torino, Lindau, 2008 (estratto), pp. 111-4, 123-132, 155-199.
G. Simmel, Le metropoli e la vita dello spirito [1903], a cura di P. Jedlowsky, Roma, Armando Editore, 1995, rist, 2009 (estratto), pp. 35-57
S. Kracauer, “Culto del divertimento” (1926) in Id., La massa come ornamento, Napoli, Prismi, 1982, pp. 79-84.
F. Casetti, “La nascita del cinema e l’ambiente della metropoli,” in G. Alonge e F. Mazzocchi, a cura di, Ombre metropolitane, I quaderni del castello di Elsinore, Dams Torino, 2002, pp. 11-26.
G. Carluccio, “City Films. New York nel cinema americano degli anni Venti. Il caso di The Crowd” in G. Alonge e F. Mazzocchi, a cura di, Ombre metropolitane, cit., pp. 45-53.
S. Jacobs, A. Kinik, E. Hielscher (eds.), The City Symphony Phenomenon: Cinema, Art, and Urban Modernity between the Wars, New York, Routledge, 2019 (estratto), pp. 3-42.
T. Elsaesser, “La modernità, un tropo problematico” in V. Pravadelli, a cura di, Modernità nelle Americhe, Roma, RomaTre Press, 2016: scaricare il saggio da http://romatrepress.uniroma3.it/libro/modernita-nelle-americhe/
T. Gunning, “An Aesthetic of Astonishment: Early Film and the (In)credulous Spectator” in L. Braudy and M. Cohen, ed. by, Film Theory and Criticism, 7th ed., New York, Oxford UP, 2009, pp. 736-750.
V. Pravadelli, “La spettatrice in sala tra emancipazione, intrattenimento e piacere” in Le donne del cinema. Dive, registe, spettatrici, Roma, Laterza, 2014, pp. 4-43.
V. Pravadelli, “Comedy, Modernity and the Politics of Gender in Alice Guy-Blaché” in Uta Felten, Francisco Zurian, Giulia Colaizzi and Tanja Schwan (eds.), Coding Gender in Romance Cultures, Berlin, Peter Lang, 2020, pp. 13-22.
V. Pravadelli, “Dive al lavoro: working girls e donne forti nel cinema muto americano. Il caso di Clara Bow, ‘the It Girl’”, in Agalma n. 22, 2011 (scaricabile al)
http://www.agalmarivista.org/articoli-uscite/veronica-pravadelli-dive-al-lavoro-working-girls-e-donne-forti-nel-cinema-muto-americano-il-caso-di-clara-bow-the-it-girl/
3) Filmografia indicativa e parziale: selezione di film delle origini, selezione film di Alice Guy, C.B. De Mille, The Cheat (1915), C. Badger, It (1927), K. Vidor, The Crowd (1928), R. Siodmak e E. GUlmer, Menschen am Sonntag (1930), C. Sheeler e P. Strand, Manhatta (1930), C. D’errico, Stramilano (1929),
Modalità Erogazione
Lezioni frontali con powerpoint e video. Anche a distanza se previsto dall'ateneo e dal dipartimento.Modalità Valutazione
Prova orale per chi fa la prova in itinere del primo modulo. Prova scritta per chi non fa la prova in itinere.