20709711 - STORIA E TEORIA DELL'INFORMATICA - LM

L’insegnamento si propone di fornire agli/alle studenti/esse le nozioni di base di storia e filosofia dell’informatica
L’insegnamento si propone di fornire agli/alle studenti/esse una generale comprensione della genealogia dei progetti di automazione e di creazione di sistemi tecnosociali basati sulla diffusione dei dispositivi elettronici
Scopo dell’insegnamento è quello di introdurre il tema della nascita e dello sviluppo dei progetti di Intelligenza artificiale con particolare riguardo alle nuove tecniche di machine learning da un punto di vista filosofico e etico
Scopo dell’insegnamento è che i partecipanti acquisiscano conoscenze e comprendano come funzionano gli strumenti di maggior successo nell’ambito dell’Ia e quali sono le questioni aperte rispetto alle conseguenze sociali di questi strumenti adottati senza un’adeguata riflessione

A termine dell’insegnamento, lo/la studente/essa sarà in grado di comprendere la storia e la teoria che sta dietro al funzionamento dell’informatica e agli sviluppi più promettenti dell’intelligenza artificiale
scheda docente | materiale didattico

Programma

Le origini e le questioni aperte dell'intelligenza artificiale
Il corso si occupa di illustrare il modo in cui nasce l'idea dell'intelligenza artificiale in concomitanza con l'avvento dei primi calcolatori. Il termine viene coniato ufficialmente nel 1956, ma già negli anni Quaranta si parlava di macchine dotate di intelligenza.
In particolare il test di Turing che ha suscitato tanto interesse e tanta letteratura è stato proposto da Alan Turing nel 1950. Molti anni sono passati da allora e molte cose sono cambiate nei metodi, nelle tecniche e nelle prospettive che sono state adottate per risolvere alcuni problemi considerati intelligenti.
Attualmente la presenza di tant soft bot, di tanti robot e di tanti strumenti artificiali che attraverso l'uso di algoritmi sembrano esprimere l'intelligenza ci costringono a ripensare il concetto di intelligenza umana e anche quello di macchine intelligenti.
Il fenomeno più interessante è la tendenza dell'uomo ad attribuire alla macchina capacità intelligenti principalmente quando non sa come funzioni esattamente il dispositivo al quale si affida.
Questa dimensione sociale nell'attribuizione di intelligenza era stata colta anche al principio da Alan Turing. Tuttavia tale tendenza rischia di produrre delle conseguenze molto indesiderate per la società. Sappiamo infatti che non tutti padroneggiano l'innovazione, mentre un gruppo molto ristretto di progettisti e programmatori spesso tutti provenienti dallo stesso tipo di università e in larga misura bianchi lavorano e producono prototipi di intelligenza artificiale i cui obiettivi sono nelle manidi poche multinazionali.
Esistono quindi problemi politici, etici e sociali rispetto a come vogliamo applicare gli strumenti dell'innovazione. Non basta innovare, dobbiamo riuscire a costruire degli strumenti che siano equi e servono a far crescere il benessere di tutti gli esseri umani e non solo di una ristretta minoranza.
Il corso si propone di dare gli strumenti per comprendere la dimensione politica e sociale delle scelte tecnologiche intorno agli sviluppi dell'intelligenza artificiale

Testi Adottati

Somenzi V. Cordeschi R. (1994) La filosofia degli automi, Bollati boringhieri, Torino, pp. 19-203
O'Neil C. (2017) Armi di distruzione Matematica, Bompiani, Milano.
Tegmark M. (2018) Vita 3.0, Raffaello Cortina Ed. Milano.

Modalità Valutazione

Per gli studenti frequentanti è prevista la possibilità di una prova scritta e una presentazione che si svolgono durante il corso. Per gli studenti che non possono frequentare le lezioni la valutazione prevede una prova scritta d'esame che verte sull'accertamento dello studio dei testi in programma