Il corso di Storia della filosofia è un corso base del CdS in Filosofia e si prefigge i seguenti obiettivi formativi:
1. sviluppare la conoscenza dei più importanti concetti e autori della filosofia moderna e contemporanea;
2. promuovere la comprensione dei contesti storico-culturali in cui tali concetti si sono formati;
3. sviluppare la capacità di applicare i metodi di analisi e le conoscenze storico-filosofici nei lavori di ricerca preliminari allo svolgimento della prova finale;
4. favorire capacità di apprendimento e autonomia di giudizio.
Al termine del percorso gli studenti saranno in grado di saper riflettere sulle tematiche affrontate durante il corso dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di avere capacità critica e autocritica nei confronti dei testi discussi in aula.
In particolare, gli studenti avranno acquisito:
- capacità di analizzare un concetto o problema filosofico in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica;
- capacità di rilevare contraddizioni in una argomentazione filosofica;
- capacità di controllare la rilevanza e il significato degli elementi caratteristici delle esposizioni concettuali;
- capacità di trarre conclusioni in base a una pluralità di osservazioni e inferenze.
Tali abilità si promuovono anche attraverso la partecipazione a momenti seminariali e attraverso la scrittura di testi individualmente o in gruppo.
1. sviluppare la conoscenza dei più importanti concetti e autori della filosofia moderna e contemporanea;
2. promuovere la comprensione dei contesti storico-culturali in cui tali concetti si sono formati;
3. sviluppare la capacità di applicare i metodi di analisi e le conoscenze storico-filosofici nei lavori di ricerca preliminari allo svolgimento della prova finale;
4. favorire capacità di apprendimento e autonomia di giudizio.
Al termine del percorso gli studenti saranno in grado di saper riflettere sulle tematiche affrontate durante il corso dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di avere capacità critica e autocritica nei confronti dei testi discussi in aula.
In particolare, gli studenti avranno acquisito:
- capacità di analizzare un concetto o problema filosofico in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica;
- capacità di rilevare contraddizioni in una argomentazione filosofica;
- capacità di controllare la rilevanza e il significato degli elementi caratteristici delle esposizioni concettuali;
- capacità di trarre conclusioni in base a una pluralità di osservazioni e inferenze.
Tali abilità si promuovono anche attraverso la partecipazione a momenti seminariali e attraverso la scrittura di testi individualmente o in gruppo.
scheda docente
materiale didattico
Modulo A.
La prima parte del corso sarà dedicata a fornire i principali strumenti terminologici e semantici utili per indagare la galassia delle filosofie dell’abitudine, attraverso la ricostruzione di momenti topici del pensiero occidentale da Aristotele fino alle attuali scienze cognitive.
Modulo B.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi della filosofia pragmatista degli abiti e dei costumi, attraverso il commento di testi di Peirce, W. James, J. Dewey.
1. Marco Piazza, Creature dell'abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018 (234 pp.)
MODULO B:
2. Ch. S. Peirce, Il fissarsi della credenza, in Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, Novara, Utet, 2013 (edizione digitale) (circa 20 pp.)
3. W. James, Le leggi dell'abitudine, a cura di D. Vincenti, Milano, Mimesis, 2019 (74 pp.)
4. J. Dewey, Natura umana e condotta, a cura di G. Baggio, M. Piazza, C. Silva, Milano, Raffaello Cortina, 2025 (uscita prevista: 5 ottobre 2025).
Programma
Il corso intende introdurre alla riflessione filosofica, insieme storica e teorica, sul concetto di abitudine, nelle sue varie declinazioni – come abiti individuali e collettivi, come abiti etici, come abiti corporei e mentali ecc. – e in una prospettiva interdisciplinare.Modulo A.
La prima parte del corso sarà dedicata a fornire i principali strumenti terminologici e semantici utili per indagare la galassia delle filosofie dell’abitudine, attraverso la ricostruzione di momenti topici del pensiero occidentale da Aristotele fino alle attuali scienze cognitive.
Modulo B.
La seconda parte del corso sarà dedicata all’analisi della filosofia pragmatista degli abiti e dei costumi, attraverso il commento di testi di Peirce, W. James, J. Dewey.
Testi Adottati
MODULO A:1. Marco Piazza, Creature dell'abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018 (234 pp.)
MODULO B:
2. Ch. S. Peirce, Il fissarsi della credenza, in Scritti scelti, a cura di G. Maddalena, Novara, Utet, 2013 (edizione digitale) (circa 20 pp.)
3. W. James, Le leggi dell'abitudine, a cura di D. Vincenti, Milano, Mimesis, 2019 (74 pp.)
4. J. Dewey, Natura umana e condotta, a cura di G. Baggio, M. Piazza, C. Silva, Milano, Raffaello Cortina, 2025 (uscita prevista: 5 ottobre 2025).
Bibliografia Di Riferimento
C. Carlisle, On Habit, London, Routledge, 2014 M. Santarelli, La filosofia sociale del pragmatismo, Bologna, Clueb, 2021 R. Calcaterra, G. Marchetti, G. Maddalena (a cura di), Il pragmatismo. Dalle origini agli sviluppi contemporanei, Carocci, Roma 2015 C. West, La filosofia americana. Una genealogia del pragmatismo, Editori Riuniti, Roma 1997.Modalità Frequenza
La frequenza non è obbligatoria.Modalità Valutazione
La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una prova orale. È richiesta la preparazione di un elaborato scritto di 2.500 parole da discutere in sede d’esame che verta su uno o più testi tra i testi adottati e che si avvalga della relativa bibliografia di riferimento per approfondimenti. L'elaborato va fatto pervenire al docente almeno 15 gg. prima della prova orale (esame). Per gli studenti Erasmus: il test orale può essere sostenuto anche in lingua inglese, francese o portoghese.