20710191 - STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI

L’insegnamento di Storie e culture degli spazi teatrali appartiene all’insieme di attività formative che caratterizzano il curriculum “Teatro” del corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Punto di partenza obbligato del corso è la definizione del proprio oggetto di studi e l’individuazione delle diverse tipologie di fonti e documenti su cui è basato.
L’insegnamento vuole introdurre allo studio del teatro nella storia avendo come punto di vista privilegiato l’analisi dei processi culturali che portano ciascuna civiltà alla costruzione di specifici luoghi – destinati in alcune epoche all’istituzione/monumento teatro, in altre alle forme rappresentative – la cui morfologia è inscindibile dalla società, dal tempo e dalla geografia in cui nasce.
In quest’ottica, le lezioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi formativi:
1) approfondire la conoscenza di alcuni dei nodi storiografici che si legano alla questione dello spazio a teatro: l’architettura, la scenografia, il rapporto tra attori e spettatori, i diversi livelli della drammaturgia;
2) stimolare le autonome capacità critiche e interpretative degli studenti fornendo loro strumenti e fonti di analisi di diversa natura e provenienza;
3) contestualizzare lo studio del teatro nella dimensione degli specifici mutamenti storici subiti dalle civiltà nel corso del tempo.

Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso si articolerà in tre fasi:

- Inizialmente si analizzerà lo spazio del teatro come problema, contestualizzandolo nelle diverse epoche storiche
- In un secondo momento si affronteranno le opere e le teorie sullo spazio scenico di Edward Gordon Craig.
- Infine si prenderà in esame il caso dell’attore Giovanni Grasso (1873-1930) e le pratiche artistiche che gli hanno dato modo di attraversare spazi scenici di diversa natura: teatro dei pupi, teatri popolari, music-hall, teatri delle grandi capitali europee e mondiali, ecc.


Testi Adottati

- Fabrizio Cruciani, “Lo spazio del teatro”, Roma-Bari, Laterza, 1992

- Edward Gordon Craig, “L’arte del teatro. Il mio teatro” a cura di Ferruccio Marotti, Cue Press, 2016

- Gabriele Sofia, “L’arte di Giovanni Grasso e le rivoluzioni teatrali di Craig e Mejerchol’d”, Roma, Bulzoni, 2019


I NON FREQUENTANTI DEVONO AGGIUNGERE:

- Peter Brook, “Lo spazio vuoto”, Roma, Bulzoni, 1998.


Modalità Erogazione

In caso di necessità e direttive di ateneo il corso si svolgerà a distanza

Modalità Valutazione

Esame orale

scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso si articolerà in tre fasi:

- Inizialmente si analizzerà lo spazio del teatro come problema, contestualizzandolo nelle diverse epoche storiche
- In un secondo momento si affronteranno le opere e le teorie sullo spazio scenico di Edward Gordon Craig.
- Infine si prenderà in esame il caso dell’attore Giovanni Grasso (1873-1930) e le pratiche artistiche che gli hanno dato modo di attraversare spazi scenici di diversa natura: teatro dei pupi, teatri popolari, music-hall, teatri delle grandi capitali europee e mondiali, ecc.


Testi Adottati

- Fabrizio Cruciani, “Lo spazio del teatro”, Roma-Bari, Laterza, 1992

- Edward Gordon Craig, “L’arte del teatro. Il mio teatro” a cura di Ferruccio Marotti, Cue Press, 2016

- Gabriele Sofia, “L’arte di Giovanni Grasso e le rivoluzioni teatrali di Craig e Mejerchol’d”, Roma, Bulzoni, 2019


I NON FREQUENTANTI DEVONO AGGIUNGERE:

- Peter Brook, “Lo spazio vuoto”, Roma, Bulzoni, 1998.


Modalità Erogazione

In caso di necessità e direttive di ateneo il corso si svolgerà a distanza

Modalità Valutazione

Esame orale