Il laboratorio si pone come obiettivo l’aumento della consapevolezza del movimento da parte dei partecipanti, invitati a fare esperienza della percezione e del potenziale performativo del proprio corpo. Attraverso il training fisico, gli esercizi vocali e il lavoro sullo spazio, i partecipanti potranno acquisire un approccio al movimento che usa l’azione fisica e l’immaginazione rendendo ogni movimento consapevole sia della sua sorgente che della sua efficacia scenica.
Curriculum
scheda docente
materiale didattico
Durante il laboratorio si cercherà, attraverso un percorso di letture e approfondimenti, di radicare le pratiche sempre nel campo degli studi storici teatrali.
La trasmissione e l’apprendimento di una qualunque tecnica significa imparare un modo di stare in piedi nella vita. Un cammino. Una maniera di respirare, di resistere, di misurarsi con i propri limiti per cercare come superarli.
Programma
Organizzato come una situazione pedagogica mista che alterna la pratica scenica alla riflessione storica, il laboratorio ha l’obiettivo di avvicinarsi empiricamente ai principi dell’Antropologia Teatrale individuati da Eugenio Barba nel corso delle sessioni dell’ISTA (International School of Theatre Anthropology) per poi renderli coscienti attraverso l’osservazione teorica. Saranno forniti alcuni degli strumenti che conducono a raggiungere una particolare qualità di presenza scenica. Presenza dei piedi, della voce e di un corpo che è corpo-mente. Si percorrerà la linea del training, allenamento psicofisico - il lavoro su di sé fondato su esercizi provenienti da pratiche sceniche orientali (soprattutto quelli basati sulla tecnica del maestro giapponese Tadashi Suzuki) e occidentali. Di particolare importanza sarà il lavoro sul ritmo e sulle azioni ritmiche, ovvero, quelle generate in reazione a un impulso esterno, per esempio, la musica; o ancora quello sulle intenzioni, sulla comunicazione ‘corpo a corpo’, sulle differenze tra voce corale e voce individuale). Una seconda linea sarà quella dell’improvvisazione (nell’accezione datane da Stanislavskij di costruzione del personaggio). Il tutto confluirà in una terza linea di ricerca, quella sulla partitura intesa tanto come costruzione di materiali individuali e di gruppo basati sul testo di Antigone quanto come processo di avvicinamento al concetto di dialogo scenico fisico e vocale, al principio di azione-reazione e a una certa qualità di ascolto, anche psicofisico.Durante il laboratorio si cercherà, attraverso un percorso di letture e approfondimenti, di radicare le pratiche sempre nel campo degli studi storici teatrali.
La trasmissione e l’apprendimento di una qualunque tecnica significa imparare un modo di stare in piedi nella vita. Un cammino. Una maniera di respirare, di resistere, di misurarsi con i propri limiti per cercare come superarli.
Testi Adottati
Sofocle, Antigone (Einaudi editore, traduzione di Massimo Cacciari, ISBN 9788806188764)Modalità Frequenza
La frequenza è obbligatoria. Su un numero totale di 36 ore sono ammesse solo 6 ore di assenzaModalità Valutazione
Firma di presenza nelle sedi di svolgimento delle lezioni (il limite di assenze è di 6 ore); relazione scritta di minimo 6.000 e massimo 10.000 caratteri (spazi inclusi)Mutuazione: 20703412 LABORATORIO DI ARTI DELLO SPETTACOLO 3 in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 (docente da definire)