20710703 - Filosofia e Teoria dell’azione nell’antichità

L’insegnamento di Filosofia e teoria dell’azione nell’antichità rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Filosofia. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito una approfondita conoscenza della storia della filosofia antica in rapporto alle questioni pertinenti all’etica e alla teoria dell’azione. È prevista la lettura diretta di testi fondamentali. Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell’argomentazione, tanto in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica.
Lo studente avrà acquisito:
- capacità di pensiero critico in rapporto alle teorie dell’azione antiche e contestualizzazione di tipo sia storico sia teorico, anche in riferimento a dibattiti contemporanei;
- proprietà di linguaggio e capacità argomentativa scritta e orale in rapporto agli argomenti trattati nel corso;
- capacità di leggere e analizzare criticamente le fonti con riferimento al dibattito critico internazionale.
scheda docente | materiale didattico

Programma

Il programma d’esame consisterà in un excursus tra diversi filosofi antichi rispetto al tema della felicità, "eudaimonia".
Attraverso la lettura e il commento del testo saranno prese in esame diverse concezioni dell’eudaimonia a partire dai seguenti autori:
1. Platone
2. Aristotele
3. Epicuro


Testi Adottati

Aristotele, Etica Nicomachea, libro I, a cura di C. Natali, Laterza, Bari 1999.

Platone, Repubblica,libro IV, trad. di F. Sartori, intr. di M. Vegetti, note di B. Centrone, Laterza, Bari 1999.

Epicuro, Scritti Morali, Lettera a Meneceo, a cura di Diano, C., BUR .

M. Vegetti, L’Etica degli Antichi, Laterza, Bari 1998


Modalità Erogazione

Il corso prevede didattica frontale, lettura e commento dei testi, discussioni con gli studenti e dibattiti sugli argomenti trattati. La frequenza non è obbligatoria ma è raccomandata.

Modalità Valutazione

L’apprendimento è valutato tramite una prova orale.