L’insegnamento di Introduzione alle scienze cognitive rientra nell’ambito delle attività formative affini e integrative del Corso di laurea in Scienze della comunicazione. L’insegnamento si propone di fornire agli/alle studenti/esse un’introduzione storico-concettuale e metodologica alla scienza cognitiva. Questa è lo studio della mente attraverso lo sforzo di sintesi di contributi provenienti da settori di ricerca quali la filosofia, l’intelligenza artificiale, la linguistica, le neuroscienze, la psicologia e le scienze sociali.
Al termine dell’insegnamento lo/la studente/essa dovrà
- conoscere la pluralità di prospettive, le controversie e le aree di consenso emergente in scienza cognitiva;
- conoscere il contributo di ciascuna delle discipline che contribuiscono alla scienza cognitiva;
- conoscere le diverse definizioni dei concetti basilari di computazione e rappresentazione ed essere in grado di discuterle da differenti prospettive;
- avere una visione d’insieme del modo in cui i processi cognitivi (percezione, memoria, linguaggio, controllo motorio ecc.) cooperano al fine di produrre il comportamento.
Al termine dell’insegnamento lo/la studente/essa dovrà
- conoscere la pluralità di prospettive, le controversie e le aree di consenso emergente in scienza cognitiva;
- conoscere il contributo di ciascuna delle discipline che contribuiscono alla scienza cognitiva;
- conoscere le diverse definizioni dei concetti basilari di computazione e rappresentazione ed essere in grado di discuterle da differenti prospettive;
- avere una visione d’insieme del modo in cui i processi cognitivi (percezione, memoria, linguaggio, controllo motorio ecc.) cooperano al fine di produrre il comportamento.
scheda docente
materiale didattico
La prima parte è un'introduzione storico-concettuale alle scienze cognitive. La mente di cui si occupano gli psicologi e i neuroscienziati è figlia della rivoluzione cognitivista ed è perciò definita come un insieme di processi di elaborazione di informazioni realizzati nei cervelli di organismi complessi. Ciò che rende peculiare l’indagine cognitivista sulla mente è il suo essere sospesa fra due mondi: da un lato l’immagine ordinaria di noi stessi in quanto persone, vale a dire in quanto soggetti di esperienze coscienti, stati intenzionali e agire deliberato (la ‘psicologia ingenua’); dall’altro lato la sfera subpersonale degli eventi cerebrali, oggetto della neuroscienza. Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio scientifico della mente ma sempre sullo sfondo dello sforzo filosofico di far luce sulle relazioni che legano questi differenti modi in cui descriviamo noi stessi.
La seconda parte esamina gli apporti venuti alla psicologia dalla teoria dei giochi, la sociologia e l’economia sperimentale, che hanno creato negli ultimi quarant’anni un connubio felice tra queste scienze e la psicologia. Ne è emersa una nuova antropologia: gli esseri umani non sono né naturalmente buoni né naturalmente cattivi, e sono naturalmente portati a forme di socialità, di cooperazione, e perfino di altruismo, oltre che ovviamente anche alla competizione e talora alla distruttività.
G. Jervis, Individualismo, responsabilità e cooperazione. Psicologia e politica, dot company, Reggio Emilia 2021.
Programma
Il corso si compone di due parti.La prima parte è un'introduzione storico-concettuale alle scienze cognitive. La mente di cui si occupano gli psicologi e i neuroscienziati è figlia della rivoluzione cognitivista ed è perciò definita come un insieme di processi di elaborazione di informazioni realizzati nei cervelli di organismi complessi. Ciò che rende peculiare l’indagine cognitivista sulla mente è il suo essere sospesa fra due mondi: da un lato l’immagine ordinaria di noi stessi in quanto persone, vale a dire in quanto soggetti di esperienze coscienti, stati intenzionali e agire deliberato (la ‘psicologia ingenua’); dall’altro lato la sfera subpersonale degli eventi cerebrali, oggetto della neuroscienza. Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio scientifico della mente ma sempre sullo sfondo dello sforzo filosofico di far luce sulle relazioni che legano questi differenti modi in cui descriviamo noi stessi.
La seconda parte esamina gli apporti venuti alla psicologia dalla teoria dei giochi, la sociologia e l’economia sperimentale, che hanno creato negli ultimi quarant’anni un connubio felice tra queste scienze e la psicologia. Ne è emersa una nuova antropologia: gli esseri umani non sono né naturalmente buoni né naturalmente cattivi, e sono naturalmente portati a forme di socialità, di cooperazione, e perfino di altruismo, oltre che ovviamente anche alla competizione e talora alla distruttività.
Testi Adottati
M. Marraffa, Percezione, pensiero, coscienza. Passato e futuro delle scienze cognitive, Rosenberg & Sellier, Torino 2019.G. Jervis, Individualismo, responsabilità e cooperazione. Psicologia e politica, dot company, Reggio Emilia 2021.
Modalità Erogazione
La didattica si terrà a distanza mediante la piattaforma Microsoft Teams in streaming. Il martedì, dalle 10:00 alle 12:00, la lezione verterà sui temi della prima parte del corso; la terza ora, dalle 12:00 alle 13:00, sarà invece dedicata alla seconda parte. Data inizio del corso: 2 marzo 2021.Modalità Valutazione
La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una prova orale. Facoltativamente, è possibile preparare un elaborato scritto (non più di 3000 parole) da discutere durante la prova orale. La scelta dei temi e degli articoli oggetto dell’elaborato va discussa e concordata con il docente. L’invio tramite posta elettronica dell'elaborato (in formato pdf) deve avvenire almeno due settimane prima. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite le disposizioni che regolano la modalità di valutazione. In particolare gli esami orali si terranno a distanza mediante la piattaforma Microsoft Teams.